I Tortelli di San Giuseppe sono un dolce tradizionale legato alla festività di San Giuseppe, celebrata il 19 marzo in Italia, in concomitanza con la Festa del Papà.
Nella variante brianzola, questi tortelli si distinguono per alcune peculiarità che riflettono la tradizione contadina e il gusto semplice della Brianza. Di seguito ti racconto la loro storia e ti fornisco una ricetta tipica di questa variante.
Storia dei Tortelli di San Giuseppe in Brianza
In Brianza, i tortelli di San Giuseppe sono spesso associati non solo al 19 marzo, ma anche al periodo di Carnevale, in particolare al giovedì grasso, e in alcuni casi alla festa di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), segno della loro versatilità nelle tradizioni locali.
La loro origine è radicata nella cultura contadina, dove ingredienti semplici come farina, uova e burro venivano trasformati in un dolce festoso, spesso fritto, per celebrare momenti speciali dell’anno.
Il nome “Tortelli di San Giuseppe” richiama la devozione al santo, protettore dei falegnami e figura paterna per eccellenza, ma in Brianza si intreccia con antiche usanze legate al ciclo agricolo e ai riti propiziatori. Ad esempio, la frittura, tipica di molti dolci brianzoli, simboleggiava abbondanza e calore, un modo per contrastare il freddo invernale e primaverile.
Rispetto alle più famose zeppole, anch’esse legate a San Giuseppe, i tortelli brianzoli sono generalmente più semplici, spesso vuoti o con farciture minimali, riflettendo lo stile sobrio ma genuino della cucina locale.
Una caratteristica della variante brianzola è la possibilità di trovarli sia fritti che, in alcune versioni più moderne, cotti al forno per renderli più leggeri. Inoltre, possono essere arricchiti con ingredienti come uvetta o crema pasticcera, anche se la tradizione più antica li vuole “vuoti”, gonfi e spolverati di zucchero.
Ricetta della variante Brianzola
Ecco una ricetta tradizionale per i Tortelli di San Giuseppe in stile brianzolo, basata sull’impasto della pasta choux (o pasta bignè).
Questa versione prevede la frittura, ma puoi adattarla al forno per una variante più leggera.
Ingredienti (per circa 20-25 tortelli):
- 250 ml di acqua
- 100 g di burro
- 150 g di farina 00
- 4 uova medie
- Un pizzico di sale
- Scorza grattugiata di mezzo limone (facoltativa, per aromatizzare)
- Zucchero a velo o semolato per decorare
- Olio di semi (per friggere)
- Opzionale: uvetta ammollata nel rum o crema pasticcera per farcire
Procedimento:
- Preparare l’impasto:
- In un pentolino, porta a ebollizione l’acqua con il burro e un pizzico di sale. Quando il burro è completamente sciolto e il composto bolle, spegni il fuoco.
- Versa la farina tutta in una volta e mescola energicamente con un cucchiaio di legno. Riaccendi il fuoco a fiamma bassa e continua a mescolare per 2-3 minuti, finché l’impasto non si stacca dalle pareti formando una palla liscia.
- Trasferisci l’impasto in una ciotola e lascialo intiepidire per qualche minuto. Se vuoi, aggiungi la scorza di limone per un tocco aromatico.
- Incorporare le uova:
- Aggiungi le uova una alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta. L’impasto deve risultare liscio, morbido e leggermente colloso, ma non liquido. Questo passaggio è cruciale per ottenere tortelli gonfi e leggeri.
- Friggere i tortelli:
- Scalda abbondante olio di semi in una pentola profonda a 160-170°C (usa un termometro da cucina per controllare la temperatura: se è troppo alta, i tortelli scuriscono fuori ma restano crudi dentro).
- Con due cucchiai, preleva piccole porzioni di impasto (grandi come una noce) e falle cadere delicatamente nell’olio caldo. Non riempire troppo la pentola: i tortelli devono avere spazio per gonfiarsi.
- Friggi per 4-5 minuti, girandoli di tanto in tanto, finché non sono dorati e gonfi. Scolali con una schiumarola e adagiali su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
- Decorare:
- Spolvera i tortelli ancora caldi con zucchero a velo o rotolali nello zucchero semolato, a seconda della tradizione di famiglia. Se preferisci la versione farcita, lasciali raffreddare leggermente, poi usa una sac à poche per riempirli con crema pasticcera o marmellata.
- Variante al forno (opzionale):
- Preriscalda il forno a 200°C. Su una teglia rivestita di carta forno, disponi mucchietti di impasto con una sac à poche o due cucchiai. Cuoci per 20-25 minuti, finché non sono dorati e gonfi. Non aprire il forno durante la cottura per evitare che si sgonfino.
Consigli:
- I tortelli sono migliori se mangiati freschi, appena fritti o cotti, quando sono croccanti fuori e soffici dentro.
- In Brianza, alcune famiglie aggiungono uvetta ammollata nel rum all’impasto per un tocco rustico, un’usanza che richiama i dolci di Sant’Antonio.
Curiosità
- In Brianza, i tortelli di San Giuseppe si distinguono dai “tortelli di Sant’Antonio” (più legati al 17 gennaio) per il periodo di preparazione, anche se le ricette possono sovrapporsi. La differenza sta spesso nell’occasione: quelli di San Giuseppe sono un omaggio ai papà e alla primavera imminente.
- A differenza delle zeppole del Sud, decorate con amarene e crema, la versione brianzola è più essenziale, ma non meno golosa, e si presta a infinite personalizzazioni casalinghe.
Ecco un’altra ricetta per la festa del papà
Le zeppole di San Giuseppe
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